Stato di Grazia

Stato di Grazia di Phil Joanou (1990)

Terry Noonan, giovane agente sotto copertura, torna nel suo vecchio quartiere per un’indagine sulla mafia irlandese.

“Stavo cercando qualcuno che si infilasse qui, volevano qualcuno che conoscesse il merdaio, uno sconosciuto.

Io avrei potuto di no ma poi ho pensato che ce l’avrei fatta, era un’opportunità per affrontare questa situazione.

Tu forse te ne eri andata, ti eri sposata e ti eri dimenticata di me, ho pensato. E Jackie l’avrei portato fuori dal merdaio..

Ma era soltanto una illusione.. non era la realtà, era solo una fottuta illusione.
Come credere negli angeli o nei Santi o se esiste qualcosa che si chiama stato di grazia.
E tu ci credi ma non ha nulla a che vedere con la realtà ..”
– Terry Nooman

Tra presente e passato
Che fareste voi al posto di Terry?
Catapultato lì, dopo dieci anni di assenza, nel quartiere di Hell’s Kitchen, dove é cresciuto e dove ha vissuto per tanto tempo.

Se le strade, i locali e le atmosfere sono sempre le stesse, ciò che cambia veramente sono gli uomini, con i loro percorsi di vita e le loro ambizioni.

Questo vale soprattutto per Terry che é diventato poliziotto e che si trova ora nella spiacevole situazione di dover ingannare e incastrare i suoi vecchi amici e conoscenti.
Il vero problema é che Terry ci ha lasciato un pezzo di cuore in quel posto. E forse persino qualcosa in più.

C’é “Frankie il boss”, per esempio, colui che muove e dirige gli affari malavitosi con gli italiani.
E soprattutto suo fratello Jackie, a cui Terry é sempre stato particolarmente affezionato.

Jackie é un pazzo furioso, un famoso malvivente dai metodi violenti e spietati, orgogliosamente irlandese e poco rispettoso dei “soci d’affari” del fratello perché, come dice lui, “l’ultimo italiano arrivato fin qui si chiamava Colombo ed è durato una settimana”

Terry spera di poter condurre il suo amico fraterno fuori dal “merdaio” ma sa che l’impresa non sarà affatto semplice.
Infine, c’è Kathleen, sorella di Frankie e Jackie, disgustata dallo stile di vita dei fratelli e, soprattutto, primo grande amore di Terry.

Tra i due ricresce di nuovo una passione mai del tutto sopita e questo porterà a conseguenze pericolose e inaspettate.

Come se non bastasse poi, nell’ambiente non si fa altro che bere, sia nei bar che per le strade: Terry puzza sempre “come una fottuta distilleria”e chiede disperatamente al suo superiore Nick di tirarlo fuori.

Sempre troppo poco lucido per il ruolo che ricopre, a tratti incapace di riconoscere ciò che é bene e ciò che é male. A metà strada tra l’abisso e la redenzione, tra il tradimento e la fuga.

Phil Joanou si lascia palesemente ispirare da Scorsese, Coppola e Leone per questo gangster movie fatto di violenza, tradimenti e redenzioni.

Non sforna certo un capolavoro ma siamo comunque di fronte a un prodotto ben confezionato, dove i vari elementi si mescolano efficacemente.
Ad impreziosire Stato di Grazia, un cast di prim’ordine e le musiche di Ennio Morricone.


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