Alien
Alien diventasse l’incubo cinematografico che tutti conosciamo, prese forma come romanzo. Alan Dean Foster trasformò la sceneggiatura in un’opera di carta e inchiostro
Alien diventasse l’incubo cinematografico che tutti conosciamo, prese forma come romanzo. Alan Dean Foster trasformò la sceneggiatura in un’opera di carta e inchiostro
Naoki Urasawa, nel suo capolavoro Pluto, prende uno dei racconti più luminosi della tradizione di Osamu Tezuka e lo trasforma in una tragedia moderna, un requiem sull’umanità e le sue macchine. Non è solo un manga di fantascienza: è un’elegia sulla perdita, sulla memoria e sull’impossibilità di redenzione.
Il campo dell’arcobaleno di Inio Asano non è un semplice manga. È un enigma fatto di ferite, un mosaico narrativo che intreccia trauma, senso di colpa e crudeltà umana. Non ci sono eroi, non c’è redenzione: ci sono solo cicatrici, invisibili eppure pulsanti, che marciscono nel silenzio del tempo.
Lo scarafaggio di Ian McEwan è uno di questi: un’opera breve, affilata come un coltello arrugginito, che graffia con ironia nera e disgusto metafisico.
Liberamente ispirato a Kafka, ma contaminato dall’odore tossico del nostro presente politico, il romanzo rovescia la prospettiva: non è più l’uomo a svegliarsi trasformato in insetto, ma uno scarafaggio che prende possesso del corpo di un uomo di potere.
La storia si svolge a Los Angeles. Un meteorite cade sulla Terra e diffonde un agente misterioso che trasforma i senzatetto e alcuni fanatici religiosi in zombie assetati di sangue.
La protagonista è Cara Harding (Julianne Moore), una psichiatra forense scettica nei confronti delle spiegazioni religiose e paranormali, convinta che tutto abbia una radice scientifica. La sua vita professionale e personale cambia quando le viene presentato il caso di Adam (Jonathan Rhys Meyers), un giovane che sembra soffrire di personalità multiple.
21 grammi è un film drammatico del 2003 diretto da Alejandro González Iñárritu, terzo capitolo ideale della sua “trilogia della morte” dopo Amores perros. Il titolo fa riferimento alla presunta perdita di peso che subirebbe il corpo umano al momento della morte, simbolo dell’anima che lascia il corpo.
Funny Games (2007) è un film diretto da Michael Haneke, remake shot-for-shot del suo stesso film del 1997. Realizzato con produzione statunitense ma girato in lingua inglese, vede nel cast Naomi Watts, Tim Roth, Michael Pitt e Brady Corbet.
The Endless (2017), diretto e interpretato da Justin Benson e Aaron Moorhead, è un film che si muove tra i confini del thriller psicologico, della fantascienza e dell’horror cosmico, riuscendo a creare un’atmosfera inquietante e intellettualmente stimolante pur lavorando con un budget ridotto. La storia segue due fratelli, Justin e Aaron (gli stessi registi nei ruoli principali), che anni dopo essere fuggiti da un presunto culto ufologico, ricevono una misteriosa videocassetta da uno dei membri e decidono di tornare per una breve visita. Ciò che trovano, tuttavia, è tutt’altro che ordinario.
Beast of Reincarnation si svolge in un Giappone post-apocalittico, nell’anno 4026, in cui la natura è stata corrotta da una forza chiamata “la Piaga” e le creature mostruose infestano le terre. Il mondo è lacerato da rovine, foreste pericolose e desolazione, ma anche da frammenti di natura che cercano di riprendersi il territorio.