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  • Secret window

    Secret Window, diretto da David Koepp e uscito nel 2004, è tratto dal racconto Secret Window, Secret Garden di Stephen King. La storia segue Mort Rainey (Johnny Depp), uno scrittore di successo in piena crisi creativa e personale, che si rifugia in una casa isolata sul lago dopo la fine del suo matrimonio.

  • Sputnik

    Sputnik (2020), diretto da Egor Abramenko, è un raffinato esempio di come il cinema russo possa entrare con forza nel panorama della fantascienza horror, offrendo una prospettiva originale e inquietante su un tema già ampiamente esplorato dal cinema occidentale: il contatto tra uomo e creatura aliena. Ambientato negli anni ’80, durante la Guerra Fredda, il film sfrutta l’atmosfera paranoica e l’isolamento tipico di quel periodo per amplificare il senso di angoscia e claustrofobia. La pellicola si presenta subito come un thriller psicologico più che un action sci-fi, scegliendo la strada dell’introspezione e della tensione lenta anziché l’adrenalina esplosiva.

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    Sub Aqua

    Il mare, in Sub Aqua, è una creatura viva che reagisce, che si ribella. E lo fa attraverso una forma primordiale, animale, inevitabile.
    In un’epoca in cui il cambiamento climatico è ancora oggetto di dibattito più che di azione, leggere questo romanzo è come ricevere uno schiaffo lucido.

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    Ombre nell’Acqua

    Evelyn Bay, una cittadina costiera australiana, vive all’ombra di una tragedia avvenuta quindici anni prima. Durante una violenta tempesta, il fratello maggiore di Kieran Elliott e un amico morirono salvandolo, mentre una ragazza, Gabby Birch, scomparve nel nulla. Da allora, il ricordo di quella notte ha segnato la comunità e l’esistenza di chi l’ha vissuta.

  • I Walk with Monsters

    I Walk With Monsters è un fumetto horror psicologico pubblicato da Vault Comics, scritto da Paul Cornell e illustrato da Sally Cantirino. È una storia intima, cruda e profondamente inquietante, che affronta il trauma dell’infanzia, l’abuso, la vendetta e la mostruosità umana attraverso una lente sovrannaturale. A differenza di molti horror moderni, che puntano tutto sull’estetica o sullo shock, questo fumetto si distingue per un tono introspettivo, malinconico e disturbante. Il titolo stesso è già un indizio: i mostri non sono solo quelli che hanno denti e artigli.