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  • Glass

    L’opera in oggetto e’ il terzo capitolo di una trilogia che comprende anche i film “Unbreakable” del 2000 e “Split” del 2016. La trama ruota attorno a tre personaggi principali: David Dunn (interpretato da Bruce Willis), Elijah Price / Mr. Glass (interpretato da Samuel L. Jackson) e Kevin Wendell Crumb (interpretato da James McAvoy).

  • Scarface

    Nel panorama dei film gangster americani, pochi titoli sono diventati così emblematici e immortali come Scarface, diretto nel 1983 da Brian De Palma e sceneggiato da Oliver Stone. Rifacimento libero dell’omonimo film del 1932 di Howard Hawks, questa nuova versione si distacca dall’ambientazione della Chicago del proibizionismo per raccontare l’ascesa e la caduta di un boss della droga nella Miami degli anni Ottanta.

  • Manicomio

    Ambientato nella Londra del 1761, il film prende spunto dal famigerato ospedale psichiatrico di Bedlam, tristemente noto per le sue crudeltà e disumanità nei confronti dei pazienti mentali. Il perfido Maestro Sims (Boris Karloff) è il direttore della struttura, un uomo raffinato ma sadico, che trasforma il manicomio in un’attrazione per i ricchi curiosi dell’alta società.

  • Mad God

    Mad God, diretto da Phil Tippett, è un’opera cinematografica unica, nata da un incubo durato trent’anni. Tippett, genio degli effetti visivi dietro capolavori come Star Wars e Jurassic Park, ci trasporta in un universo distorto, costruito interamente con animazione in stop-motion e live-action minimali. L’intera pellicola è priva di dialoghi e si regge su immagini disturbanti, rumori industriali e una colonna sonora cupa. Non c’è una narrazione tradizionale, bensì una lenta discesa negli abissi di un mondo post-apocalittico, grottesco e corrotto.

  • Ombre dal Passato

    Nel 2008 il regista giapponese Masayuki Ochiai, già autore di pellicole legate al soprannaturale, porta sul grande schermo “Ombre dal passato” (Shutter), remake statunitense dell’omonimo film thailandese del 2004. Il risultato è un thriller paranormale inquietante che mescola orrore psicologico e mistero, con forti richiami al cinema giapponese di fantasmi, come The Ring e The Grudge.

  • The Walking Dead

    The Walking Dead non è “solo” un fumetto di zombie: è un’opera lunga e articolata che usa l’apocalisse come pretesto per esplorare l’evoluzione umana sotto pressione. Pubblicata da Image Comics a partire dal 2003 e conclusasi nel 2019 con il numero 193, la serie si distingue per un tono cupo, realistico e profondamente emotivo. Kirkman ha dichiarato di voler scrivere “una storia di zombie che non finisse mai”, e in effetti la forza della serie è proprio nel suo sviluppo a lungo termine, capace di scavare nella psiche dei protagonisti.