Wolf Creek
Tre amici decidono di esplorare l’isolato cratere di Wolf Creek, nel deserto australiano. La loro macchina ha un guasto e vengono soccorsi da Mick Taylor.
Tre amici decidono di esplorare l’isolato cratere di Wolf Creek, nel deserto australiano. La loro macchina ha un guasto e vengono soccorsi da Mick Taylor.
La storia ci porta in una cittadina isolata, completamente disabitata — almeno a prima vista. Case perfette, strade intatte, negozi ordinati: tutto sembra fermo, immobile, come se gli abitanti fossero svaniti in un istante.
A distanza di anni dall’uscita del primo, acclamato capitolo, Darkwood 2 promette di riportarci nel cuore di una delle esperienze horror più inquietanti e originali mai apparse nel panorama indie.
La storia è ambientata nella “Grey State”, una dimensione parallela in cui si accumulano orrori, anomalie, mondi collassati e presenze innaturali. Non c’è un vero eroe: il giocatore interpreta uno Strider, un operatore d’élite che entra in questa zona proibita per raccogliere risorse preziose, artefatti e informazioni… con la speranza di estrarre vivo.
La storia è ambientata in un piccolo villaggio sperduto, decadente, circondato da boschi fitti e impregnati di nebbia. Il protagonista vi arriva dopo un incidente, apparentemente casuale, ma scopre presto di essere finito in un luogo dove la realtà si spezza e la logica svanisce.
Tra i titoli horror più attesi del 2026, Valor Mortis si impone come uno dei progetti più affascinanti e ambiziosi del panorama videoludico. Un action–horror dalle tinte “soulslike”, ambientato in un Medioevo oscuro, brutale e profondamente contaminato dal soprannaturale. Un mondo in cui non esistono eroi puri, ma solo anime disperate che cercano di sopravvivere alle proprie colpe.
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Allarme Rosso del 1985, conosciuto anche con il titolo originale “Warning Sign”, è un thriller fantascientifico diretto da Hal Barwood che mescola elementi di paranoia militare e horror biologico. Ambientato in una cittadina americana apparentemente tranquilla, il film esplora le paure tipiche della Guerra Fredda legate alla ricerca scientifica fuori controllo e alle conseguenze impreviste della tecnologia quando finisce nelle mani sbagliate. Fin dalle prime scene si percepisce un senso di tensione crescente, costruito attraverso atmosfere claustrofobiche e una colonna sonora inquietante che accompagna gli eventi con discreta efficacia.
The Silver Coin è un’antologia horror che si distingue per la sua struttura corale e per la sua coerenza visiva nonostante il continuo cambio di sceneggiatori. Ogni storia ruota attorno a una moneta d’argento maledetta che attraversa epoche e persone lasciando dietro di sé morte, rovina e disperazione. Michael Walsh ne cura interamente i disegni e i colori costruendo un universo visivo oscuro e sporco in cui la violenza non è mai gratuita ma sempre funzionale a mostrare quanto il desiderio umano di successo o potere possa trasformarsi in condanna. La moneta diventa così un simbolo del prezzo del desiderio e della corruzione dell’anima.