Thanatomorphose

Thanatomorphose
Regia di Èric Falardeau
Canada 2012

TRAMA

Laura è una ragazza che conduce una vita monotona, senza alcun entusiasmo, e che si fa bullizzare e usare come un oggetto sessuale dal suo fidanzato. Improvvisamente un giorno si accorge che qualcosa nel suo corpo sta cambiando e, convinta che si tratti di un malessere passeggero, cerca di curarsi con i soli medicinali che ha in casa e senza l’aiuto di nessuno.
Purtroppo col passare del tempo non riscontra alcun beneficio e il suo aspetto fisico inzia lentamente a cambiare, a decadere…..a marcire!

CONSIDERAZIONI

Opera prima, e a oggi unica, del canadese Falardeau. Thanatomorphose è un disturbante body horror che comunque ha molto più da raccontare che una “semplice, lenta e inesorabile” decomposizione di un corpo ancora in vita.
La giovane protagonista ci viene descritta come un soggetto solitario, triste, depresso, che conduce una vita anonima e passiva. Senza nessun accenno a una causa scatenante chiara e contro le leggi della natura il suo corpo inizia, dall’oggi al domani, un inspiegabile processo di putrefazione fino allo disfacimento organico con lei lucida e viva.

La morte esteriore è solo l’esasperazione della morte interiore della protagonista. La sua apatia nei confronti della vita, e la mancanza di stimoli, rendono questa esile donna un involucro di carne in stato di decomposizione. A Laura non serve chiedere aiuto perché accetta la sua condizione, come ha sempre accettato tutto ciò che le si è presentato davanti senza mai reagire. La decadenza fisica mostra i suoi segni che peggiorano giorno dopo giorno fino a quando il suo corpo inizia a liberare fluidi corporei, a indebolirsi e a essere cibo per vermi.

Uscito con pochi mesi di anticipo sul “fratello bello” Contracted, questo Thanatomorphose sembra voler spingere in maniera nettamente esagerata proprio laddove il più famoso film di England ci va con mano più leggera: con una narrazione veloce e ritmata, Falardeau scava nella psiche della protagonista lentamente, come lentamente ci racconta del processo di decomposizione e in maniera altrettanto lenta allunga i tempi della narrazione (il film dura 100 minuti e per un horror estremo non sono pochi).
Ciò che più colpisce è che nonostante tutto questo sia un racconto sulla morte, sia interiore che esteriore, Laura cerchi di rimanere aggrappata alla vita tramite l’istinto sessuale, in momenti profondamente surreali e disgustosi.

Thanatomorphose è un film cattivo e perverso, che non da speranza: si svolge in un’unica location (la casa di Laura), la colonna sonora è un mix di musiche ipnotiche e malsane che si mescola al ronzio delle mosche. Nonostante il low budget è girato molto bene con effetti speciali e visivi realistici e convincenti.
A testimonianza della bontà del progetto anche i diversi premi ricevuti nei festival di settore.

Concludendo però va sottolineato come il film è estremamente disturbante, alcuni momenti sono di una pesantezza visiva unica. La carne che marcisce, i liquidi corporei che imbrattano le stanze, le larve, le mosche, i vermi, il vomito, la purulenza e il dolore fisico dovuto al processo della protagonista ci vengono mostrati nella loro interezza con cinismo e realtà, dall’inizio al finale angosciante e allucinante.

MOMENTO PANDEMONICO

L’amico Julian passa a casa di Laura, lei lo accoglie in casa, lo bacia e gli pratica una fellatio: nonostante lui sia conscio dello stato in cui verte le ragazza, si abbandona al “piacere”.

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