Peter Stubbe, il Licantropo “Serial Killer” di Bedburg.

Peter Stubbe, conosciuto anche come Peter Stumpp, è una delle figure più infami del folklore europeo, legato a una serie di crimini che sono stati considerati come uno dei casi più famosi di licantropia nel XVI secolo. La sua storia è una combinazione di realtà, mito e superstizione, ed è spesso citata come un esempio della psicosi collettiva che caratterizzava l’Europa durante l’era delle cacce alle streghe.

Vita e Origini

Peter Stubbe nacque nel villaggio di Epprath, vicino a Bedburg, nell’attuale Germania. Sebbene le informazioni sulla sua vita prima dei crimini siano scarse, si sa che era un contadino benestante, padre di famiglia, e apparentemente rispettabile. Tuttavia, la sua vita prese una piega oscura quando fu accusato di una serie di omicidi brutali che terrorizzarono la regione.

Accuse di Licantropia

Le accuse contro Peter Stubbe erano scioccanti: fu accusato di essere un lupo mannaro, capace di trasformarsi in un lupo grazie a una cintura magica che, secondo la sua confessione, gli era stata data dal diavolo stesso. Questa cintura gli avrebbe permesso di compiere atti di estrema violenza senza essere riconosciuto come un uomo.

I crimini di Stubbe includevano omicidi di donne e bambini, atti di cannibalismo e l’uccisione di animali domestici. Tra le sue vittime vi era anche suo figlio, che Stubbe avrebbe ucciso e mangiato. La brutalità dei crimini e la natura soprannaturale delle accuse contribuirono a diffondere il terrore tra la popolazione locale.

Arresto e Processo

Nel 1589, dopo una lunga caccia, Stubbe fu catturato e sottoposto a torture per estorcergli una confessione. Durante l’interrogatorio, confessò non solo i crimini, ma anche di aver praticato stregoneria e di aver avuto rapporti con il diavolo per oltre 25 anni. La confessione di Stubbe, ottenuta sotto tortura, rafforzò le accuse contro di lui, sebbene molti storici credano che potesse essere stata estorta ingiustamente.

Il processo contro Peter Stubbe culminò in una condanna a morte particolarmente crudele. Fu condannato a essere messo alla ruota, una forma di esecuzione riservata ai peggiori criminali. Gli furono spezzate le ossa con una mazza, poi fu decapitato e il suo corpo bruciato. Anche sua figlia e la sua amante furono accusate di complicità e furono condannate a morte.

Impatto Culturale e Storico

La storia di Peter Stubbe divenne una delle più famose leggende di licantropia, influenzando la cultura popolare per secoli. Il caso è spesso citato come esempio della paranoia e della superstizione che permeavano l’Europa durante il tardo Medioevo e il Rinascimento, un’epoca in cui la caccia alle streghe e la paura del soprannaturale erano all’ordine del giorno.

Inoltre, il caso di Stubbe è stato interpretato in diversi modi: come un esempio di giustizia sommaria, di psicosi di massa, e come riflesso delle profonde paure religiose e sociali dell’epoca. La storia ha continuato a essere raccontata e reinterpretata, apparendo in varie forme di letteratura, cinema e folklore.

Conclusione

Peter Stubbe rimane una figura emblematica della licantropia nella storia europea. La sua storia è un potente promemoria di come la combinazione di superstizione, paura e giustizia medievale potesse condurre a risultati tragici e ingiusti. Anche se molti dei dettagli della sua vita e dei suoi crimini sono probabilmente esagerati o falsi, la leggenda di Stubbe continua a vivere, alimentando l’immaginario collettivo e le storie di lupi mannari fino ai giorni nostri.


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