Due Occhi Diabolici

Due Occhi Diabolici

“Due occhi diabolici” – Dario Argento e George A. Romero Uniscono le Forze per un Omaggio a Edgar Allan Poe

Due occhi diabolici (Two Evil Eyes), uscito nel 1990, è un film antologico nato dalla collaborazione tra due maestri del cinema horror: Dario Argento e George A. Romero. Ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, il film si compone di due episodi distinti, ciascuno diretto da uno dei registi, che reinterpretano in chiave moderna le opere dell’autore gotico.

Il Progetto

L’idea di Due occhi diabolici era di rendere omaggio alla narrativa oscura e macabra di Poe, adattando alcune delle sue storie più celebri. Inizialmente, il progetto prevedeva quattro episodi diretti da altrettanti registi del cinema horror, ma alla fine solo Argento e Romero portarono a termine il loro contributo, dando vita a un’opera a due capitoli.

Gli Episodi

1. “The Facts in the Case of Mr. Valdemar” (diretto da George A. Romero)

Basato sul racconto La verità sul caso di Mr. Valdemar, l’episodio di Romero segue Jessica Valdemar (Adrienne Barbeau), una donna che complotta con il suo amante per sottrarre la fortuna del marito morente, Ernest Valdemar. Attraverso l’ipnosi, Ernest viene manipolato fino alla morte, ma il suo spirito rimane intrappolato tra la vita e la morte. La situazione precipita quando il defunto Valdemar inizia a comunicare dall’aldilà, portando con sé un’oscura minaccia.

Romero mescola horror e critica sociale, esplorando l’avidità e le conseguenze morali dei comportamenti umani. Lo stile realistico e il ritmo lineare dell’episodio contrastano con le atmosfere surreali dell’opera di Argento.

 

2. “The Black Cat” (diretto da Dario Argento)

Argento adatta Il gatto nero, raccontando la storia di Roderick Usher (Harvey Keitel), un fotografo macabro ossessionato dalla morte e dalla violenza. Usher scatta immagini disturbanti e inquietanti, tra cui quella di un gatto nero appartenente alla sua compagna, Annabel. La tensione tra i due cresce, culminando in un atto violento che porterà Usher in una spirale di follia, con conseguenze tragiche.

Lo stile visivo di Argento è qui in piena evidenza: colori saturi, movimenti di macchina fluidi e un’atmosfera surreale che amplifica la tensione psicologica. Il regista italiano enfatizza il conflitto interno del protagonista, creando un racconto che combina terrore viscerale e intensità emotiva.

Atmosfera e Stile

Due occhi diabolici fonde due approcci distinti al genere horror: il realismo e l’analisi sociale di Romero si scontrano con l’estetica barocca e simbolica di Argento. Questa dualità rende il film un’esperienza variegata, pur mantenendo l’unità tematica nel rendere omaggio all’immaginario gotico di Poe. La colonna sonora, composta da Pino Donaggio, accompagna entrambi gli episodi con toni inquietanti che esaltano il senso di angoscia e mistero.

Ricezione e Critica

Al momento della sua uscita, Due occhi diabolici ha ricevuto recensioni miste. Se da un lato il film è stato elogiato per l’originalità nel reinterpretare Poe e per le interpretazioni, dall’altro alcuni critici hanno sottolineato una mancanza di coesione tra i due episodi, a causa dei differenti stili dei registi. Tuttavia, il film è oggi considerato una curiosità cinematografica imperdibile per gli amanti del cinema horror e per chi desidera esplorare il rapporto tra due grandi maestri del genere.

Conclusione

Due occhi diabolici è un’opera affascinante che celebra il genio di Edgar Allan Poe attraverso la visione di due autori iconici. Con un mix di atmosfere cupe, tensione psicologica e orrore soprannaturale, il film rappresenta una collaborazione unica e irripetibile, unendo il realismo critico di Romero e l’eleganza visiva di Argento. Un’esperienza cinematografica che merita di essere riscoperta.


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