Babbo Natale Serial Killer

Babbo Natale Serial Killer

Era il 29 gennaio 2019 quando Bruce McArthur venne condannato all’ergastolo per l’omicidio di 8 persone: Crimini commessi nell’arco temporale che spazia dal 2010 al 2017 e che hanno terrorizzato la comunità gay di Toronto.

La storia di MC Arthur è quella di un uomo cresciuto da bambino in un ambiente fortemente religioso e che poi fu causa di disturbi e ossessioni verso l’ omosessualità.
Il percorso nel riconoscersi e nell’ accettare questo cambiamento, dato che al momento della dichiarazione era sposato e con figli, fu difficile ma necessario dato che dopo aver fatto coming out, pur rimanendo sposato, iniziò a frequentare locali gay e ad aver rapporti con uomini.

Oltre all’aspetto sessuale anche quello professionale fu importante per il suo equilibrio: il fallimento e la conseguente bancarotta influirono non poco sulla sua già compromessa sanità mentale: con la perdita del lavoro e l’ipoteca sulla casa arrivarono anche la separazione dalla moglie e la depressione.

Dopo le cure si riprese e trovò lavoro come giardiniere e paesaggista e, durante le festività natalizie, come Babbo Natale presso il centro commerciale della sua zona.
Forte del suo 1,80 di altezza e 100 kg di peso si prestava a intrattenere bambini e visitatori con caramelle e dolci, sempre disponibile per una foto.
I clienti del centro commerciale che vedevano questo Babbo Natale non sapevano che dietro quella figura di bonaccione si nascondeva uno dei più spietati serial killer del secolo.

Un uomo solitario che adescava le sue vittime con app dedicate a gay oppure girando Toronto con il suo furgone, li strangolava e poi li faceva a pezzi.
I cadaveri degli uomini brutalmente uccisi da McArthur erano stati trovati nelle abitazioni in cui il pluriassassino aveva fatto dei lavori come giardiniere: servendosi della scusa di prestazioni da floricoltore gratuite, in cambio otteneva spazi nei quali custodire la sua attrezzatura, le sue fioriere e purtroppo le sue “prede”: omosessuali per lo più extracomunitari senza grossi legami familiari in zona e vulnerabili.
Al momento della cattura Bruce McArthur si dichiarò subito colpevole ma, come dichiarò un testimone che riuscì a sopravvivere fuggendo da un appuntamento col Babbo Natale killer, “mi faceva domande strane e successivamente capii che stava cercando di capire se sarei mancato a qualcuno  se fossi scomparso. Gli ho detto che non mi sentivo bene, quindi sarei andato via e basta. Non c’era vita nei suoi occhi”.


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