Echi Mortali

Echi Mortali (David Koepp, 1999)
con Kevin Bacon, Kathryn Erbe, David Cope Zachary, Illeana Douglas, Jennifer Morrison.

Tratto/Ispirato al romanzo “Io sono Helen Driscoll” (1958) di Richard Matheson, il film in argomento si propone come un avvincente thriller/horror a tinte soprannaturali.

Un tema ricorrente ma che in questo caso nasconde anche un interessante messaggio di fondo: una velata critica ad un ideale e perbenismo tipico di certi ceti sociali.

La famiglia, il vicinato e l’inquietudine generata dall’apparente normalità…

Sinossi

La vita di Tom, marito e padre come tanti, viene stravolta dall’inconfutabile prova che le forze paranormali esistono veramente.

L’episodio scatenante avviene quando un po’ per gioco e un po’ per sfida, si fa ipnotizzare da sua cognata, più per dimostrarle che l’ipnosi è una stupidaggine che per convinzione.

Dopo però cambierà qualcosa in lui.

La suggestione post ipnotica che la cognata gli ordina nella seduta, gli consente di fare affiorare la sua capacità di comunicare con i morti, capacità che il figlio ha invece sin dalla nascita e con cui convive, senza paura, da sempre.

Tom è sempre più ossessionato dall’evidenza che qualcun altro vive nella sua casa, finché oramai lacerato da questa esperienza e sull’orlo della follia, si rende conto di avere una missione da compiere…

Curiosità ed informazioni

Durante un intervista per la promozione di They/Them, Kevin Bacon dira’:

“Ho fatto davvero tanti film che sono stati sottovalutati che è davvero difficile scegliere il più sottovalutato.

Non saprei, ma visto che stiamo parlando di un horror, ti dirò un film che secondo me è molto sottovalutato.

Echi mortali”.

Echi mortali costò 12 milioni di dollari e ne incassò poco più di 20: un flop che Kevin Bacon attribuisce al fatto che in quello stesso anno era già uscito “Il sesto senso” anche se le similitudini sono meno di quel che possa sembrare inizialmente.

Possiamo aggiungere che oltre a “Il sesto senso,” nel 1999 uscì anche “The Blair Witch Project”, ed entrambi lo fecero nel giro dei due mesi luglio e agosto, aspetto che probabilmente contribuì’ alla debole affluenza della gente nelle sale, forse perché già “sazi” dell’argomento.


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