Giornata nera per l’ariete
“Giornata nera per l’ariete” si inserisce in un periodo florido per il cinema giallo italiano, un’epoca in cui registi come Mario Bava, Dario Argento e Sergio Martino stavano definendo e ridefinendo i confini del genere. Il film di Bazzoni si distingue però per il suo approccio più sobrio e psicologico rispetto ai coevi, spesso più inclini a un’estetica barocca e a effetti speciali sanguinolenti.
Trama
Il film segue le vicende di Andrea Bild, un giornalista alcolizzato interpretato da Franco Nero, che si ritrova invischiato in una serie di omicidi brutali. Gli omicidi hanno una caratteristica distintiva: ogni vittima viene trovata con un ariete giocattolo, un dettaglio che diventa il marchio di fabbrica dell’assassino. Bild, con il suo passato tormentato e la sua inclinazione per l’alcol, è un protagonista complesso e affascinante. Mentre cerca di risolvere il mistero, si rende conto che i sospetti ricadono sempre più su di lui.
Regia e Stile
Luigi Bazzoni dimostra una notevole maestria nel creare tensione e suspense. La sua regia è caratterizzata da un uso sapiente delle inquadrature e della fotografia, che conferiscono al film un’atmosfera cupa e inquietante. La fotografia è curata da Vittorio Storaro, uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema mondiale, conosciuto per il suo lavoro su film come “Apocalypse Now” e “Il conformista”.
Colonna Sonora
La colonna sonora è composta da Riz Ortolani, un altro nome di spicco nel panorama cinematografico italiano. Le sue musiche contribuiscono a creare un’atmosfera tesa e misteriosa, perfettamente in linea con il tono del film.
Luigi Bazzoni: Un Regista Sottovalutato
Luigi Bazzoni è uno dei nomi meno noti nell’universo del giallo, ma il suo contributo è significativo. Prima di “Giornata nera per l’ariete”, aveva già diretto “La donna del lago” (1965), un altro thriller psicologico che aveva mostrato il suo talento nel creare atmosfere dense e opprimenti. Bazzoni è spesso lodato per la sua capacità di combinare una narrazione solida con un forte senso visivo, facendo di ogni inquadratura un elemento narrativo a sé stante.
Ricezione Critica
All’epoca della sua uscita, “Giornata nera per l’ariete” non ricevette grande attenzione da parte del pubblico, ma con il passare degli anni è stato rivalutato e oggi è considerato un classico del genere. Critici e appassionati del giallo lo apprezzano per la sua profondità psicologica, la regia raffinata e le interpretazioni memorabili.
Influenza e Eredità
Anche se non ha avuto il successo commerciale di altri gialli dell’epoca, “Giornata nera per l’ariete” ha avuto un’influenza duratura. Il film ha contribuito a consolidare alcuni dei tropi del genere, come l’investigatore tormentato e il killer con un marchio distintivo. Inoltre, il lavoro di Storaro e Ortolani ha elevato gli standard tecnici del giallo, influenzando i film successivi.
In conclusione, “Giornata nera per l’ariete” è un gioiello nascosto del cinema italiano, un film che merita di essere riscoperto e apprezzato per la sua qualità artistica e la sua profondità narrativa. Se sei un appassionato del genere, o semplicemente ami il cinema ben fatto, questo film è una visione obbligata.
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