Il Vendicatore Tossico
Regia di Lloyd Kaufman e Michael Herz
USA 1984
TRAMA
Melvin è un giovane che lavora come addetto alle pulizie nella palestra di Tromaville. La vita del secchione Melvin cambia per sempre quando, gettato da dei bulli locali, cade dentro al liquame di alcuni bidoni di rifiuti tossici trasformandosi in una spaventosa creatura.
CONSIDERAZIONI
Il binomio “vendicatore tossico – Troma” è quanto di più romantico ci possa essere in circolazione.
Oggi per molti la casa di produzione Troma è sinonimo di prodotti di bassa qualità conditi da situazioni improponibili, invece stiamo parlando comunque di un’industria che per anni ha avuto un mercato importante grazie a lavori oggi conosciuti e considerati nel circuito.
Proprio questo The Toxic Avenger diventerà manifesto della casa di produzione: costato 500.000 dollari, inizialmente flop negli anni arriverà a guadagnare circa 30 milioni di dollari.
Nello specifico questo film è pura anarchia: demenziale, surreale, splatter e divertente, un cinema che si sposa perfettamente con lo stile nerd e catchy dell’epoca, costantemente sopra le righe.
Un film fatto di bulli, battute idiote, personaggi macchietta, supereroe improponibile e violenza a profusione ma che grazie a un ritmo forsennato scorre via che è un piacere.
Tuttavia non si esime da critiche feroci nei confronti “dei prodotti” della società americana: il bullismo, la corruzione, la mancanza di principi dei poteri forti, la forza nonsense dell’esercito, il rifiuto del diverso.
Il tutto citando pellicole e registi molto in voga nel periodo: la rivincita dei nerd, Porky’s, Cronenberg, lo splatter alla Raimi e via dicendo.
Un film leggero si ma che quando vita sull’orrore non si risparmia nei dettagli e ci mostra chiaramente arti staccati, budella che fuoriescono, corpi che mutano, profusioni corporee di liquami, teste schiacciate e mani nella friggitrice.
Un film indipendente e dal forte taglio underground, gli attori sono tutti pressoché sconosciuti, le trovate trash non si contano e la regia perfetta per ciò che si vuole comunicare. Gli effetti speciali sono sorprendenti (ovviamente stiamo parlando di cinema indipendente quindi proporzionati a questo): la trasformazione del nerd nel vendicatore è veramente fatta bene e impressionante.
Questa banale e sciocca storia di un nerd che diventa un mostro grazie all’inquinamento, che si innamorerà di una ragazza cieca, che uccide e picchia tutti i bulli e delinquenti con uno straccio per le pulizie e arriverà a farsi amare dagli abitanti di una qualunque cittadina americana in preda alla corruzione avrà un successo tale a cui seguiranno 3 sequel, un documentario, due produzioni teatrali, diventerà il logo della Troma, diventerà un fumetto, t-shirt, action figure… può bastare a fare capire la caratura di quello che col tempo è diventato un brand conosciuto in tutto il mondo?
Esiste una director’cut di 110 minuti, su YouTube lo trovate gratuitamente e doppiato in italiano.
MOMENTO PANDEMONICO
I bulli in auto, strafatti di cocaina, prima investono un ragazzino in bici, poi in retromarcia gli passano sopra facendogli scoppiare il cranio e poi lo fotografano ridendo compiaciuti per l’opera svolta.
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