King Of New York

King Of New York
di Abel Ferrara (1990)

Appena uscito dal carcere, Frank White dirige le sue attività criminali direttamente dal Plaza Hotel per finanziare un ospedale nel Bronx.

Citazione.

“𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘰.”
“𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘦’ 𝘣𝘭𝘰𝘤𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘯𝘥𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘳𝘰𝘨𝘢.”
“𝘛𝘶 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦 𝘮𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘭𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘭𝘢? 𝘚𝘵𝘢𝘪 𝘴𝘣𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘗𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦 100 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘭𝘢𝘳𝘪 𝘢𝘭𝘭 ‘𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘴𝘤𝘪𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘢 𝘮𝘪𝘢. 𝘌 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦’ 𝘱𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘢𝘵𝘢, 𝘉𝘪𝘴𝘩𝘰𝘱. 𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘰.
𝘐𝘰 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘶𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘥’𝘢𝘧𝘧𝘢𝘳𝘪.”
(𝐅𝐫𝐚𝐧𝐤 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 & 𝐑𝐮𝐬𝐬 𝐁𝐢𝐬𝐡𝐨𝐩)

𝐃𝐈 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐎 𝐓𝐑𝐀 𝐍𝐎𝐈.

É stato assente per un po’ dalle scene, ma adesso é tornato per proteggerci e per riprendersi tutto.
Se volete lavorare per lui potete trovarlo al Plaza Hotel dove vi accoglierà a braccia aperte.
C’è posto per chiunque nella sua squadra.
Chiunque sia stanco di farsi governare da gente che sfrutta la prostituzione minorile per guadagnare, chiunque sia contro a chi si arricchisce lasciando in miseria la povera gente.
Lui saprà ripulire la città da questo tipo di feccia, sarà pronto ad uccidere uno ad uno tutti quei criminali che non meritano di vivere.
Non fatevi ingannare dal suo aspetto e dal suo sguardo freddo, dalla sua follia, dai metodi poco convenzionali che usa per cercare la redenzione. Anche adesso che é braccato dalla polizia e vaga per il traffico con il soprabito chiuso, come un morto vivente, riesce a mantenere quella sua compostezza glaciale.
Non dimenticatelo mai, signori.
Lui é Frank White.
Lui é il Re di New York.

Considerazioni.

Abel Ferrara dirige un grandissimo film, king Of New York è sicuramente una delle sue opere più belle e interessanti.
Se la storia non é particolarmente originale (abbiamo il solito gangster in cerca di redenzione, a modo suo), quello che importa davvero é la confezione.
Il regista sfrutta alla perfezione l’eccellente fotografia di Bojan Bazelli per dipingere una New York perennemente notturna fatta di violenza, inseguimenti e omicidi in serie.
In questo scenario metropolitano spicca, per contrasto, il volto bianco e spigoloso di un Christopher Walken epico, dai lineamenti angelici e lo sguardo infernale, mai così sul pezzo come in questa occasione.
La sceneggiatura di Nicholas St. John fa il resto e non lascia scampo a nessuno dei personaggi coinvolti.

A chiudere il quadro un cast decisamente azzeccato e degno di nota, in cui fa la sua apparizione anche un esordiente Steve Buscemi.
King Of New York é un film solido e convincente, profondamente notturno, uno dei gangster movie più belli di quel decennio.


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