Shutter Island, eccelso lavoro di Martin Scorsese raggruppa un cast di tutto rispetto per mettere in scena un film che stravolge completamente nel finale il senso di ciò che abbiamo visto durante la messa in scena.
Impresa non da poco.
Gli agenti Edward e Chuck ricevono l’incarico di recarsi a Shutter island dove una donna, paziente dell’ Ashecliff Hospital è misteriosamente e inspiegabilmente sparita nel nulla..
La donna lascia dietro di se solo un’indecifrabile biglietto.
Il dottor Jonh Cawley (Ben Kingsley) racconta ai detective la storia di Rachel la quale, internata dopo aver affogato e ucciso i suoi tre figli, è convinta di trovarsi ancora nella sua abitazione.
Sull’isola, inoltre, si trova il piromane che uccise la moglie di Teddy, Dolores Chanal (Michelle Williams). Anche il criminale, tuttavia, è sparito nel nulla e il detective vuole trovarlo a tutti i costi.
La conformazione dell’isola non permette a nessuno di fuggire e l’unico posto in cui Rachel potrebbe nascondersi è il faro.
Cawley si dimostra poco incline a collaborare con i due agenti e i pazienti dell’Ashecliff cercano in tutti i modi di mettere in guardia Teddy.
In particolare, George Noyce (Jackie Earle Haley) lo invita a dimenticare la morte di sua moglie e lo persuade a non avvicinarsi al faro, rivelando che in quel luogo i dottori conducono atroci esperimenti sui pazienti.
Mentre i detective continuano le indagini, Teddy inizia a soffrire di feroci emicranie e si fida sempre meno del personale dell’ospedale. Quando Chuck sparisce improvvisamente, l’agente Daniels ispeziona l’impervia scogliera e fa una scoperta sconcertante, che sembra confermare i suoi sospetti. Convinto che Cawley stia mentendo, Teddy fa irruzione nel faro e trova il dottore ad attenderlo.
Ma a Shutter Island niente è come sembra…
E qui arriva il meraviglioso Plot twist del film.
Improvvisamente ti rendi conto che niente di quello che hai visto finora era reale.
Non lo era per te, non lo era per il protagonista.
Il tono della pellicola assume un tono straziante, depresso.
Si fa presto a provare empatia per un uomo che ha perso ogni cosa.
La sua famiglia, la sua sanità mentale.
Ci si sofferma anche a pensare ai metodi usati per cercare di trattare quei disturbi.
Insomma, se cercate un film drammatico, con delle note noir e un cast da urlo Shutter Island è il film che fa per voi!
Una nota di merito va anche alla meravigliosa soundtrack “On the nature of day light” curata da Max Richter.
Vi lascio la track, ascoltatelo con delle cuffie, possibilmente al buio e solo se avete uno stato d’animo allegro al momento https://youtu.be/QGtN3lpI2f4
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