L’Etrusco Uccide Ancora (Armando Crispino, 1972)
Trama
Il film L’Etrusco Uccide Ancora racconta di una spedizione archeologica presso alcuni siti etruschi nei pressi di Spoleto dove un archeologo americano scopre una tomba sulle cui pareti è rappresentata una terribile divinità cui venivano tributati sacrifici di coppie di amanti.
Da quel momento, alcune coppie vengono davvero brutalmente uccise e la polizia sospetta subito proprio dell’archeologo.
Sarà uno spirito demoniaco o un maniaco omicida e sopratutto, perché??
Considerazioni
Da alcuni sopravvalutato, da altri considerati fra i prodotti più interessanti del cosiddetto genere “giallo all’italiana” di quei primi anni 70, soprattutto sotto il profilo espressivo legato alla violenza dei delitti.
Ulteriore aspetto e per il fatto che, cosa insolita almeno in quel periodo, molti di essi avvengono in pieno giorno ed in contesti del tutto anomali rispetto alla maggior parte degli altri film del genere, (chissà se Argento con “Tenebre” prese nota).
Altro spunto che verrà ripreso in film successivi, sarà l’aspetto di un trauma legato al passato e la musica che il mostro/assassino fa’ partire quando entra in azione, come avverrà con Profondo Rosso.
Per concludere, si tratta di un buon film certamente consigliato agli amanti del giallo all’italiana e a chi voglia conoscere meglio e avere piena cognizione del nostro passato cinematografico..
Curiosità
La figura di Otello (il custode della necropoli interpretato) è caratterizzata da una sadica avversione verso piccoli animali che manifesta bruciando ragni e lucertole.
Secondo i suoi autori tale gesto era atto a sottolineare come il film volesse prendere le distanze in maniera netta – sia nei contenuti che nella forma – dalla “trilogia degli animali” di Dario Argento dal cospicuo filone che generò.
Il personaggio del direttore d’orchestra, interpretato da John Marley, è una caricatura del compositore e direttore d’orchestra americano Leonard Bernstein.
Tra l’altro, impressionante la somiglianza tra i due.
