L’onore dei Prizzi di John Huston (1985)
Charlie Partanna é un assassino professionista che lavora per il clan mafioso dei Prizzi, al quale si é legato con un giuramento di sangue.
La sua vita, apparentemente tranquilla, verrà destabilizzata dall’incontro con la bellissima Irene Walker.
Citazione.
“𝘚𝘤𝘶𝘴𝘢, 𝘮𝘢 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘢𝘥𝘳𝘢 𝘦 𝘶𝘯’𝘢𝘴𝘴𝘢𝘴𝘴𝘪𝘯𝘢, 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘣𝘳𝘢𝘷𝘢 𝘮𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦.”
(𝐌𝐚𝐞𝐫𝐨𝐬𝐞 𝐏𝐫𝐢𝐳𝐳𝐢)
𝐋𝐎 𝐒𝐀𝐏𝐄𝐕𝐀𝐓𝐄 𝐂𝐇𝐄…
Il quarantesimo e penultimo film di questo regista leggendario, che morirà due anni più tardi, riesce ancora a sorprendere per la sua crudeltà di fondo, ben mascherata dalla apparente leggerezza di una storia d’amore.
Questo anche grazie ai suoi interpreti.
A tal proposito però, c’è da dire che…
Per il ruolo chiave di 𝙸𝚛𝚎𝚗𝚎 𝚆𝚊𝚕𝚔𝚎𝚛 inizialmente fu scelta 𝐊𝐚𝐲 𝐋𝐞𝐧𝐳.
Ma anche 𝐉𝐨𝐝𝐢𝐞 𝐅𝐨𝐬𝐭𝐞𝐫 venne considerata fino a quando non rifiutò la parte e persino 𝐒𝐡𝐚𝐫𝐨𝐧 𝐒𝐭𝐨𝐧𝐞.
Invece, fu lo stesso regista a rifiutare 𝐊𝐢𝐦 𝐁𝐚𝐬𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫, nonostante il forte desiderio dell’attrice di ottenere quel ruolo.
Alla fine, come tutti sappiamo, la spuntò 𝐊𝐚𝐭𝐡𝐥𝐞𝐞𝐧 𝐓𝐮𝐫𝐧𝐞𝐫.
Anche per il ruolo di 𝙼𝚊𝚎𝚛𝚘𝚜𝚎 𝙿𝚛𝚒𝚣𝚣𝚒 vennero considerate due attrici del calibro di 𝐌𝐢𝐚 𝐅𝐚𝐫𝐫𝐨𝐰 e 𝐋𝐢𝐳𝐚 𝐌𝐢𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢, prima di ripiegare sull’ottima interpretazione della figlia del regista.
Infine, é da sottolineare il fatto che il film rappresentò l’esordio, in un piccolo ruolo, del famoso caratterista 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐥𝐞𝐲 𝐓𝐮𝐜𝐜𝐢.
Considerazioni.
𝐉𝐨𝐡𝐧 𝐇𝐮𝐬𝐭𝐨𝐧 dirige un film che mescola elementi classici del 𝘨𝘢𝘯𝘨𝘴𝘵𝘦𝘳 𝘮𝘰𝘷𝘪𝘦 e del mondo malavitoso (affari, uccisioni, morti) ad altri decisamente più soft da 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢 𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘵𝘪𝘤𝘢.
Il risultato é un ibrido bizzarro e gustoso dove i cambi di tono, anche in ottica di sceneggiatura, sono molteplici.
Spinge volutamente sul grottesco mostrando personaggi che si muovono in un universo disilluso in cui la morte é costantemente presente e viene affrontata con incredibile cinismo.
Una commedia molto più nera di quello che potrebbe apparire a una prima e veloce analisi con un finale cattivissimo.
Una pellicola che ribalta la concezione classica del cinema di genere.
I protagonisti appaiono come caricature impazzite, a partire dal catatonico 𝐍𝐢𝐜𝐡𝐨𝐥𝐬𝐨𝐧 (𝘊𝘩𝘢𝘳𝘭𝘪𝘦 𝘗𝘢𝘳𝘵𝘢𝘯𝘯𝘢) e dalla ora dolce, ora fredda e glaciale 𝐊𝐚𝐭𝐡𝐥𝐞𝐞𝐧 𝐓𝐮𝐫𝐧𝐞𝐫 (𝘐𝘳𝘦𝘯𝘦 𝘞𝘢𝘭𝘬𝘦𝘳) fino ad arrivare a una meravigliosa 𝐀𝐧𝐣𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐇𝐮𝐬𝐭𝐨𝐧 (𝘔𝘢𝘦𝘳𝘰𝘴𝘦 𝘗𝘳𝘪𝘻𝘻𝘪), giustamente premiata con un Oscar come miglior attrice non protagonista.
“L’onore dei Prizzi” resta, ad oggi, proprio per il tipo di approccio usato, uno dei film più originali sul tema della malavita che mostra tutta la distruttività che si nasconde dietro a un mondo fatto di regole d’onore dove ci si uccide allegramente per questioni futili.
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