Non Ho Sonno

Si torna al thriller di stampo Italico, Non Ho Sonno, all’insegna della suspense…

Prevedibile in alcuni suoi sviluppi quanto godibile nel suo essere sopratutto citazionista, (vedasi Profondo Rosso).

Senza particolari aspettative e mantenendo debite distanze dalla sua epopea d’oro, per me resta il suo miglior film (Dario Argento) post anni 70/80.

La colonna sonora dei Goblin e gli effetti speciali di Sergio Stivaletti, danno il loro tocco di qualità in più che per quanto sappiano palesemente di già visto, tutto sommato contribuiscono all’intrattenimento.

IN BREVE

A Torino nel 2000, entra in azione un assassino che uccide delle donne, sulla traccia di una filastrocca infantile, lasciando sul luogo del crimine una figurina di carta in forma di animale…

Le circostanze sono le stesse di un’altra serie di delitti, commessi nel 1983 e attribuiti a un nano, scrittore di gialli, poi trovato cadavere.

Un vecchio detective in pensione che ha perduto il sonno e un po’ anche la memoria, insieme al figlio di una delle vittime, si rimette al lavoro…

CURIOSITA’

La filastrocca di Asia

La filastrocca che l’assassino di Non ho sonno segue per i suoi omicidi è stata scritta da Asia Argento

Senza mani

Per la prima volta in Non ho sonno Dario Argento non utilizza le proprie mani nelle scene degli omicidi.

 


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