Henry Howard Holmes il Primo Serial Killer Americano

Henry Howard Holmes: La Doppia Vita del Primo Serial Killer Americano

Henry Howard Holmes, nato come Herman Webster Mudgett il 16 maggio 1861 a Gilmanton, New Hampshire, è spesso considerato il primo serial killer della storia degli Stati Uniti. La sua vita è una miscela di inganno, truffe e orrori indicibili che culminano con la costruzione del famigerato “Murder Castle” a Chicago. Tuttavia, oltre ai suoi crimini, la vita privata di Holmes è altrettanto complessa e oscura, caratterizzata da una serie di matrimoni segreti, relazioni turbolente e una capacità straordinaria di mantenere una facciata di rispettabilità.

Primi Anni di Vita

Holmes nacque in una famiglia di agricoltori benestanti. Fin dalla giovane età, mostrò un’intelligenza straordinaria e una curiosità morbosa per l’anatomia. Questo interesse lo portò a studiare medicina all’Università del Michigan, dove iniziò a sviluppare le sue prime truffe, utilizzando cadaveri rubati per frodi assicurative. Questo periodo segnò l’inizio della sua discesa nella criminalità, una strada che lo avrebbe portato a diventare uno dei più noti e spietati assassini seriali della storia.

Il “Murder Castle” di Chicago

Dopo aver cambiato il suo nome in Henry Howard Holmes, si trasferì a Chicago nel 1886. Fu qui che Holmes concepì e costruì il suo capolavoro dell’orrore: un grande edificio che divenne noto come il “Murder Castle”. L’edificio, che ospitava un hotel, era in realtà una trappola mortale progettata per attirare e uccidere le sue vittime. Il castello era un labirinto di stanze insonorizzate, corridoi senza uscita, botole e camere segrete. Alcune stanze erano dotate di tubi del gas per asfissiare le vittime, altre erano progettate per esperimenti medici.

Holmes attirava le sue vittime, principalmente giovani donne, offrendo loro lavoro o alloggio. Molte di loro sparivano senza lasciare traccia. Holmes, un maestro della manipolazione, sfruttava il suo fascino per guadagnarsi la fiducia delle persone prima di ucciderle. La portata esatta delle sue vittime rimane sconosciuta, ma si stima che siano state tra 20 e 200 persone.

Vita Privata e Matrimoni Segreti

La vita privata di Holmes era altrettanto intricata e segreta quanto i suoi crimini. Nonostante la sua carriera criminale, Holmes era anche un marito e un padre, sebbene in modo estremamente complicato:

  1. Clara Lovering – Il suo primo matrimonio fu con Clara Lovering nel 1878. Il loro figlio, Robert Lovering Mudgett, nacque nel 1880. Tuttavia, Holmes abbandonò presto la famiglia per perseguire i suoi studi di medicina e le sue attività criminali.
  2. Myrta Belknap – Mentre era ancora legalmente sposato con Clara, Holmes si risposò con Myrta Belknap nel 1887. Con Myrta ebbe una figlia, Lucy Theodate Holmes, nata nel 1889. Anche questo matrimonio fu turbolento, con Myrta che visse spesso separata da Holmes.
  3. Georgiana Yoke – Nel 1894, Holmes sposò Georgiana Yoke, mentre era ancora sposato con Clara e Myrta. Georgiana rimase con lui fino al suo arresto, ma non era consapevole della vera natura del marito.

Holmes aveva inoltre numerose amanti, molte delle quali lavoravano nel suo hotel e spesso finivano per diventare le sue vittime. La sua abilità nel mantenere una facciata rispettabile mentre conduceva una vita segreta di crimini efferati è una testimonianza della sua mente manipolatrice e priva di empatia.

La Cattura e il Processo

Nel 1894, Holmes fu finalmente catturato grazie a una delle sue truffe assicurative andata storta. Durante le indagini, la polizia scoprì la vera natura del “Murder Castle” e i suoi crimini furono svelati. Holmes fu processato per l’omicidio di Benjamin Pitezel, uno dei suoi complici, ma fu sospettato di molti altri omicidi. Fu dichiarato colpevole e condannato a morte. Prima della sua esecuzione, confessò 27 omicidi, ma molti ritengono che il numero reale sia molto più alto.

Holmes fu impiccato il 7 maggio 1896, a Filadelfia. Durante il processo e fino alla sua esecuzione, mostrò poca o nessuna rimorso per i suoi crimini.

Psicologia di un Mostro

La psicologia di Holmes è stata oggetto di numerosi studi e speculazioni. Si crede che fosse un narcisista e sociopatico, incapace di provare empatia o rimorso. Era estremamente intelligente e carismatico, qualità che usava per manipolare e ingannare le sue vittime e coloro che gli erano vicini. La sua capacità di condurre una doppia vita, mantenendo una facciata di rispettabilità mentre commetteva orribili crimini, è un classico esempio di come i serial killer possano nascondere la loro vera natura.

Eredità Oscura

L’eredità di Holmes vive ancora oggi come un esempio dei lati più oscuri della natura umana. La sua storia ha ispirato numerosi libri, film e serie televisive, tra cui “American Horror Story: Hotel”. Il “Murder Castle” è diventato una leggenda, un simbolo del terrore e dell’oscurità che possono nascondersi dietro una facciata apparentemente normale.

La storia di Henry Howard Holmes è un terribile promemoria della capacità umana di compiere il male e di come l’intelligenza e il fascino possano essere usati per fini terribili. Il suo caso continua a affascinare e terrorizzare, rendendolo uno dei serial killer più noti e studiati nella storia criminale degli Stati Uniti.


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