Hotel Stanley

Hotel Stanley

Il famoso imprenditore/inventore Freelan Oscar Stanley terminò la costruzione dell’Hotel Stanley nel 1909.

Stanley costruì l’hotel su un terreno che aveva acquistato dal conte di Dunraven, un nobile irlandese. Oggi, i cercatori di fantasmi sostengono che lo spirito di Dunraven infesti la stanza 407: le luci si spengono da sole, e la sua faccia spettrale viene spesso vista inquadrata nelle finestre della stanza.

Stanley accettava solo clienti appartenenti all’alta società, escludendo chi non ne facesse parte. Durante la prima guerra mondiale, quando il turismo si ridusse sino quasi a sparire, Stanley sedeva personalmente nella hall, e rifiutava i clienti considerati non idonei, anche se l’hotel era quasi vuoto.

Nel suo periodo di massimo splendore, all’inizio del 20° secolo, decenni prima di diventare “The Shining Hotel,” lo Stanley ospitò personaggi pubblici come Theodore Roosevelt e l‘Imperatore del Giappone Hirohito.

L’ARRIVO DEL RE

Quando Stephen King capitò allo Hotel Stanley, negli anni ’70, l’hotel era ormai caduto in disgrazia, ma riconquistò il suo antico splendore dopo un cambio di gestione, anche grazie al romanzo di King e al successivo film di Stanley Kubrick.

La stanza 217, fulcro del romanzo, (poi cambiata in 237 nell’ adattamento cinematografico di Kubrick), è quella in cui dormì King quella notte, ed è ormai quasi un luogo di culto, estremamente popolare tra gli ospiti del The Shining hotel, da prenotare con mesi di anticipo.

IL MISTERO SI INFITTISCE

Molto prima che lo Stanley diventasse The Shining Hotel, la stanza 217 aveva avuto una storia interessante.

Nel 1917, la capo governante Elizabeth Wilson, temendo che una tempesta avrebbe fatto saltare l’energia elettrica, iniziò ad accendere le lanterne dell’hotel.

Mentre cercava di accenderne una in quella che oggi è la stanza 217, la lanterna esplose, facendo crollare il pavimento sotto i piedi della donna, che precipitò nella stanza di sotto.

La governante si ruppe le caviglie, ma sopravvisse. Per gli investigatori del paranormale però, la storia della Wilson è più inquietante di quanto possa sembrare, perché i giornali dell’epoca riportarono versioni molto diverse dell’evento, e fornirono svariati nomi della donna vittima dell’incidente.

Poiché i registri dei dipendenti sono ormai dispersi, e non esiste nessuna fotografia di “Elizabeth Wilson”, alcuni credono che non potremo mai sapere chi ci fosse realmente in quella stanza.

ANCHE JIM CARREY ALLO STANLEY HOTEL

Molto più di recente, l’attore Jim Carrey chiese di occupare la camera 217, mentre stava girando il film “Scemo più scemo” allo Stanley.

La storia racconta che dopo solo tre ore la volle cambiare.

Uno dei membri dello staff affermò: “Cosa gli sia successo in quella stanza, non è dato sapersi. Non parlò mai della cosa.”

Molti cacciatori di fantasmi dicono che in realtà sia la camera 401 la stanza più infestata dell’albergo, abitata dal “ladro fantasma”, che vi si aggira, e ruba anche gli effetti personali degli ospiti. Altri sottolineano che il rimbombo causato dall’ ascensore adiacente, che svolge un ruolo centrale nel film, sia sufficiente per scuotere i nervi degli ospiti.

Oltre alla stanza 401, molti cacciatori di fantasmi ritengono che tutto il quarto piano dello Stanley sia luogo centrale di attività paranormali.

Sono in molti a sostenere di aver sentito le risatine spettrali di bambini che correvano su e giù per i corridoi.
Un altro degli spiriti più spesso segnalati all’hotel è quello di un ex addetto alla manutenzione, di nome Paul, che morì per un attacco di cuore mentre spalava la neve fuori dall’hotel, nel 2005. Le guide turistiche sostengono che Paul interagisca con gli ospiti durante le visite notturne alla struttura.

UNA STRUTTURA TURISTICA DA BRIVIDO

L’hotel è in grado di attrarre numerosi visitatori, con i suoi quattro tipi di escursioni giornaliere, pensate per chi cerca un’esperienza in un hotel infestato.
Anche se la sala da ballo dell’hotel ha un ruolo piuttosto raccapricciante in Shining, la Stanley MacGregor Ballroom è, oggi, un luogo popolare per feste nuziali. Detto questo, cacciatori di fantasmi amatoriali, che hanno mangiato nella stanza, hanno affermato di aver sentito il suono del pianoforte di Flora Stanley, la moglie del proprietario, morta da tempo.

Mentre la signora Stanley presumibilmente infesta la sala da ballo, gli ospiti dell’hotel, e anche il personale, affermano di avere più volte avvistato il marito, sia nella sala biliardo sia nel bar.
Mentre sia il romanzo sia il film ritraggono un hotel spaventosamente isolato dalla civiltà, lo Stanley è in realtà appena fuori dal centro di Estes Park, una popolare località estiva, vicina a Denver.
Anche se nel film ha grande importanza un labirinto di siepi, lo Stanley non ne ha mai avuto uno, fino a pochi anni fa. Alla fine di giugno del 2015, dopo aver scelto tra oltre 300 proposte progettuali, lo Stanley ha inaugurato finalmente un labirinto aperto al pubblico, che lo consacra definitivamente come “The Shining Hotel”.
Oggi l’hotel è stato restaurato ed è perfettamente funzionante: chi ha il coraggio può prenotare una camera…

Per chi volesse soggiornare nei pressi dell’ Hotel Stanley, vi lasciamo il link per la prenotazione…


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *